“Una professione sempre più internazionale…il Notaio risponde” di Ruggiero Sguera

 

 

Una professione

sempre più internazionale

IN UNA SOCIETA’ SEMPRE PIU’ “MULTIETNICA” CAMBIA ANCHE LA PROFESSIONE NOTARILE. CE NE PARLA IL NOTAIO RUGGIERO SGUERA DI MODENA, IL CUI STUDIO E’ ALL’AVANGUARDIA NELLA REDAZIONE DI ATTI CON ELEMENTI  INTERNAZIONALI.

 

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Fra le persone che ci hanno segnalato il suo studio, molte hanno riferito di un’ottima assistenza ricevuta in operazioni con l’estero o con cittadini stranieri. Sono diventate effettivamente tanto numerose e in cosa consistono?

Gli atti e le operazioni notarili che presentano elementi di estraneità all’Italia diventano ogni giorno più frequenti e sono dei generi più disparati. Si va dai numerosi atti notarili cui partecipano cittadini stranieri alle operazioni societarie con l’estero (fusioni “transfrontaliere”, trasferimenti di società all’estero e dall’estero e dall’estero), dall’attuazione in Italia di sentenze e provvedimenti di giudici stranieri alle successioni di cittadini italiani  residenti all’estero o di stranieri residenti in Italia.

 

Le cause?

Le cause sono le più disparate. La sempre più massiccia presenza di stranieri nella società  italiana, l’aumento del numero di italiani residenti  all’estero e di patrimoni posseduti da italiani all’estero, la tendenza degli imprenditori italiani a decentrare la produzione all’estero, in Est Europa, Cina, India, ecc., cui si è aggiunta la c.d. “zona franca” di Tangeri, in Marocco, in cui ai nuovi investitori sono riconosciute esenzioni fiscali per 5 anni ed enormi sgravi fiscali (l’imposta sulle società ridotta all’8,75%, esonera iva ecc.) per i successivi 20 anni.

 

Tutto questo cosa comporta per la professione notarile?

Tutto questo comporta la necessità, per i Notai che se ne occupano, di approfondire e applicare tutta una serie di normative che vanno oltre il diritto civile e commerciale italiano: dalla normativa sull’intervento degli stranieri nei rogiti a quella sui premessi di soggiorno per i cittadini extracomunitari e sui c.d. “visti Schengen” per gli stranieri diretti in paesi dell’Area Schengen”, dalla normativa sulle operazioni societarie “transfrontaliere” a quella su legalizzazioni, “apostille” e depositi di atti esteri presso Notai italiani, dall’accertamento della “condizione di reciprocità”, ancora in vigore per gli stranieri non residenti, all’estremamente complessa normativa del diritto internazionale privato, riformata da ultimo con la legge n.218 del 1995. E ancora, la normativa comunitaria e la disciplina sull’efficacia in Italia dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria straniera, che ha come punto di riferimento il Regolamento CE n.2201 del 2003.

 

Tutto ciò appare estremamente complesso. Non spaventa o no vi pesa questa estrema complessità?

Personalmente la trovo molto stimolante.

 

 

 

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