CONTRATTI EPC E EPCC

EPC1Con le sigle EPC e EPCC si definiscono quelle forme particolarmente complesse di contrattazione che si applicano ai grandi progetti tipici delle infrastrutture e costruzioni industriali.

I contratti EPC[1] (Engineering, procurement, construction) sono quei contratti nei quali l’esecuzione di un progetto è affidata ad un “General Contractor”, che assume l’obbligo di consegnare alla committenza, ad un certo prezzo, entro e non oltre una certa data e, ovviamente, nel rispetto di specifici standard qualitativi, un determinato complesso infrastrutturale, completo di ogni sua parte e pronto per l’esercizio (c.d. turnkey).

I contratti EPCC (engineering, procurement, construction, commissioning) sono analoghi ai contratti EPC con la differenza che prevedono un’ulteriore fase di “commissioning”, successiva alla costruzione dell’impianto, durante la quale il Contractor è tenuto alla messa in  funzione e gestione diretta dell’impianto.

Molte società italiane sono solite sottoscrivere contratti del genere per la realizzazione di impianti all’estero, assumendo solitamente la veste di Contractor nella fornitura di servizi di engineering e procurement.

In tali ipotesi si impone un’analisi attenta del testo contrattuale che dovrà essere redatto in doppia colonna nelle due (o più) lingue delle società contraenti e contenere tutte le clausole tipiche in materia di accordi di collaborazione internazionale tra imprese, specialmente quelle destinate a regolare il riparto di diritti e responsabilità, i limiti di quest’ultime (c.d. “limitation of liability”), le garanzie (“warranties), la copertura assicurativa, gli inadempimenti (“defaults”) e, “last but not least”, le modalità di risoluzione delle controversie (“dispute resolution”).

[1] Si noti che con la stessa sigla si definisce anche un’altra tipologia contrattuale, quella del c.d. “contratto di rendimento energetico” (Energy Performance Contract), che ovviamente è altra cosa.